Onda d'urto. Le avventure di Jack Courtney by Wilbur Smith Chris Walking

Onda d'urto. Le avventure di Jack Courtney by Wilbur Smith Chris Walking

autore:Wilbur Smith, Chris Walking
La lingua: ita
Format: epub
editore: HarperCollins Italia


30

Mi sono svegliato prima degli altri, con una sete incredibile; Kotler aveva preparato la cena usando tantissimo sale. Facendo attenzione a non svegliare nessuno mi sono diretto verso la cucina per prendere un bicchiere d’acqua. Fuori albeggiava. Oltre la porta aperta del capanno, dalla parte opposta del cortile, si muoveva qualcosa. Mi sono avvicinato alla finestra, curioso, appena in tempo per vedere Kotler trascinare una piccola scatola arancione nel capanno. Qualsiasi cosa contenesse, era pesante. Nel chinarsi per sollevarla ha alzato lo sguardo e mi ha visto, incorniciato dalla finestra. Non sono riuscito a distinguere la sua espressione, ma ha subito nascosto la scatola. C’era un che di furtivo in quel gesto: il linguaggio del corpo dava a intendere che l’avessi sorpreso sul fatto… Che genere di fatto, però, non avrei saputo dirlo.

Sono tornato nella nostra camerata e ho notato che Caleb era sveglio e tremava.

«Come va?» gli ho chiesto.

«Sto bene, ma devo ammettere che non me la sento di andare in giro con le motoslitte. Però pensavo che potrebbe farci comodo. Diciamo a Kotler che Xander deve rimanere qui con me.»

Mentre facevamo colazione a base di pancake, bacon e sciroppo d’acero, per la quale Caleb non ci ha raggiunto, abbiamo convinto Kotler – che non ha fatto menzione del fatto che mi aveva visto alla finestra – che lasciare a casa i nostri due compagni era la cosa migliore. Xander aveva passato al computer la maggior parte della notte, senza ottenere nulla. È stato molto bravo a fingersi sinceramene deluso di perdersi la motoslitta, anche se le borse sotto i suoi occhi indicavano che era stremato quasi quanto mio cugino.

Mi sarei aspettato che Kotler protestasse: il giorno prima era sembrato determinato a spingerci a ogni costo oltre i nostri limiti. Ma non lo ha fatto. Forse ha pensato di aver già messo a terra Caleb e Xander. Nel qual caso, operazione riuscita. Con un’altra sprezzante alzata di spalle ha detto: «Il signor Lukas non mi perdonerebbe se troncassi del tutto il viaggio». Con un cenno a me e ad Amelia ha proseguito: «È più sicuro portare fuori voi due. Almeno così avrò fatto la mia parte».

Mentre io e Amelia prendevamo l’attrezzatura ho ripensato alla sua scelta di parole: più sicuro. Intendeva dire che lasciare Xander con Caleb sarebbe stato più sicuro per tutti o che doveva portare fuori qualcuno di noi per mettersi al sicuro dalle ripercussioni se avesse disubbidito agli ordini di Lukas? Di certo la prima. Kotler non era uno sciocco. Come faceva Lukas a rappresentare per lui una simile minaccia? Quando ne ho fatto cenno a Xander lui ha aperto il portatile e ha detto: «Vediamo se Kotler ti dice qualcos’altro su Lukas e Armfield mentre siete fuori. Io continuo a fare ricerche al riguardo».

Nel cortile, Kotler era di nuovo nel suo elemento. Aveva già predisposto le nostre tre motoslitte arancioni e nere. Una volta procurati dei caschetti che ci andassero bene – il mio aveva perfino un alloggiamento per la GoPro, cosa che mi avrebbe



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